Stavolta ho provato. Ho provato a tornare a casa senza fare il broncio che mi viene naturale, senza pensare alla tristezza che lì vi ritrovo. Ho fatto lo sforzo di sorridere, di rinnovare ogni promessa, di cambiare il punto di vista. Lasciare ogni negatività e cercare di affrontare con gioia ciò che veniva. E poi ho guardato. Ed ecco cos'ho visto.
Ho visto che non tutto va male se non ti concentri solo sul dolore.
Ho visto che ci può essere gioia.
Ho visto che si può trovare la forza.
Ho visto che si deve solo lasciare indietro il dolore.
Ho visto che si può avere, con estrema fatica, il coraggio di perdonare.
Come se la dolcezza del mondo rinascesse, e la tranquillità ci circondasse.
E ho visto il lato dobole, fragile e solo del demone; ho imparato a conoscerlo, a sorridergli, a guardarlo negli occhi, ad ascoltare la sua mancanza. Ma non sono ancora in grado di sceglierlo.
sabato 12 novembre 2011
domenica 4 settembre 2011
Ripianamento debiti
Ora ho saldato il mio debito. O almeno spero. Potrò avere la mia ricompensa? Ho fatto ciò che era giusto, ti ho passato ciò che dovevi sapere. Posso stare tranquilla, ho pagato a sufficienza il mio debito? O non è ancora finita? Cosa diamine vuoi di più?
venerdì 12 agosto 2011
Il gioco diabolico
Ora vedo che c'è di male nell'accontentarsi. Si fa la felicità di uno a discapito di quella di un altro, ed è proprio ciò che non vorrei. Fossi al loro posto non saprei proprio che fare. E' una situazione odiosa, è il male, io non so venirne a capo. E non trovo il fiore. Cosa può scaturire di buono da tutto ciò? Tre persone che soffrono contemporaneamente. Una finge che non gliene importi nulla, che sia troppo presto. L'altra, che si descrive come il demonio in persona, soffre in silenzio. La terza, che ha in mano le fila del gioco diabolico, si deprime in un angolo e non sa come agire. Attendere ancora andrebbe a favore del primo, uccidendo il secondo. Non aspettare causerebbe la morte del primo.
Non ho mai voluto questa situazione, io non ne traggo alcun vantaggio oltre al circondarmi da ulteriore sofferenza che va ad aggiungersi a quella che ho già intorno a me. E' stato il demone a iniziare. Una sorta di stalker gentile che insinua in me una certa dipendenza approfittando del silenzio e della solitudine imbarazzante in cui il primo mi lascia e ama abbandonarmici.
sabato 6 agosto 2011
Rantolando nel buio - Altro post del 2011 trovate nelle bozze... pare
Altro post del 2011 trovate nelle bozze... pare
Sai quando tutto va male e non trovi via d'uscita? Quando proprio non ce la fai e vorresti solo che qualcuno, quel qualcuno ti aiutasse? Ebbene, sappi che allora quel qualcuno in cui riponevi la tua fiducia non arriva perchè "ha altro da fare". E lo sa benissimo in che condizioni versi. Nel mio caso lui fece quest'errore: sparire proprio quando ne avevo più bisogno. Come si può perdonare questo comportamento egoistico? Non lo so se si possa perdonare perchè per ora non sento nulla, nè rabbia, nè rancore, nè odio verso di lui. Io tendevo la mano, ma ad afferrarla fu qualcun altro. Qualcuno che finora non consideravo. Qualcuno che era poco meno di una scocciatura, ma che era sempre presente, momenti belli e istanti infelici. Usò forse la mia disperazione e solitudine per far leva, lo so ma non me ne importa nulla. So solo che lui ora c'è ed è ciò di cui ho bisogno.
Sai quando tutto va male e non trovi via d'uscita? Quando proprio non ce la fai e vorresti solo che qualcuno, quel qualcuno ti aiutasse? Ebbene, sappi che allora quel qualcuno in cui riponevi la tua fiducia non arriva perchè "ha altro da fare". E lo sa benissimo in che condizioni versi. Nel mio caso lui fece quest'errore: sparire proprio quando ne avevo più bisogno. Come si può perdonare questo comportamento egoistico? Non lo so se si possa perdonare perchè per ora non sento nulla, nè rabbia, nè rancore, nè odio verso di lui. Io tendevo la mano, ma ad afferrarla fu qualcun altro. Qualcuno che finora non consideravo. Qualcuno che era poco meno di una scocciatura, ma che era sempre presente, momenti belli e istanti infelici. Usò forse la mia disperazione e solitudine per far leva, lo so ma non me ne importa nulla. So solo che lui ora c'è ed è ciò di cui ho bisogno.
martedì 26 aprile 2011
Il titolo
Questa è la spiegazione del titolo che verrà riportata anche sopra. Dal francese, "Les fleurs du Mal", significa "I fiori del male". Si tratta del titolo di una raccolta di poesie di Baudlaire. Dalla mia professoressa di francese, come commento, mi venne detto che essi rappresentano le cose belle (i fiori) che scaturiscono da quelle più brutte e malvagie (il male). Perché credo che nella vita anche dalle cose peggiori possano scaturire avvenimenti positivi. O almeno spero.
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