Ti ho visto. Eccome se ti ho visto.
Mi aveva fatto un tonfo il cuore. Un tonfo del tipo "Parli del diavolo e spuntano le corna". In fondo era prevedibile che ti trovassi proprio in quel luogo. E' stato facile, ho rallentato il passo, ho abbassato il tono di voce fingendo disinvoltura e sono andata oltre.
Tu hai chiesto a colei che era con te il biglietto e sei andato a prenderle da bere. Non ho avuto il coraggio di salutarti, di dirti niente.
Non so come avrei potuto dirti che ero con quello che, nonostante la marea di difetti che ha, risulta essere l'uomo perfetto. Se non perfetto, comunque mi è più vicino di te. Risponde ai messaggi, mi scrive di sua iniziativa, ha voglia di passare del tempo con me. Si preoccupa se sto male, cerca di essere puntuale. Mi chiama Cenerentola ma mi fa sentire come una principessa. Non sono tantissime cose, ma sono sufficienti.
Comunque non so se mi avresti riconosciuta: capelli perfetti, unghie lunghe al punto giusto, abiti alla moda e un sorriso che riservo solo per quando sono con lui. Non come mi presentavo a te.
Momenti che tu non vuoi vivere con me.
Emozioni che non ti aggradano.
Mi ero prodigata troppo per prendere una direzione verso di te, ma tu non hai fatto nulla per venirmi incontro. Nulla.
La fleur è mal stavolta, è il non riuscire ad affrontarti, a mostrarti che me la cavo senza di te, e che anche io posso essere felice.
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