In tutto questo, in tutto ciò che senti e in tutto ciò che mi trasmetti vige una regola. Una sola. Quella che permette di continuare tutto. Quella che ci fa sentire dignitosi, intatti, graziosi. Quella che ci permette ancora di guardarci negli occhi profondamente, senza paura, senza giudizi, senza accuse.
Guardare e non toccare.
Non cadere in tentazione.
Fermarsi un attimo prima della fine.
Sentire il brivido del proibito ma non appagarlo.
Sei ciò che di bello c'era in mezzo all'inferno.
Sei l'unica cosa bella che il diavolo aveva introdotto lì dentro.
Sei ciò che rimane dopo la tempesta che mi ha colpito, dopo la distruzione, oltre le macerie.
Sei ciò che sopravvive ai frammenti taglienti come il vetro.
Che sia per sempre, un giorno, o solo un attimo. Purchè sia.
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