domenica 28 dicembre 2014

Il segreto

Ti ho visto. Eccome se ti ho visto.
Mi aveva fatto un tonfo il cuore. Un tonfo del tipo "Parli del diavolo e spuntano le corna". In fondo era prevedibile che ti trovassi proprio in quel luogo. E' stato facile, ho rallentato il passo, ho abbassato il tono di voce fingendo disinvoltura e sono andata oltre.
Tu hai chiesto a colei che era con te il biglietto e sei andato a prenderle da bere. Non ho avuto il coraggio di salutarti, di dirti niente. 

Non so come avrei potuto dirti che ero con quello che, nonostante la marea di difetti che ha, risulta essere l'uomo perfetto. Se non perfetto, comunque mi è più vicino di te. Risponde ai messaggi, mi scrive di sua iniziativa, ha voglia di passare del tempo con me. Si preoccupa se sto male, cerca di essere puntuale. Mi chiama Cenerentola ma mi fa sentire come una principessa. Non sono tantissime cose, ma sono sufficienti.
Comunque non so se mi avresti riconosciuta: capelli perfetti, unghie lunghe al punto giusto, abiti alla moda e un sorriso che riservo solo per quando sono con lui. Non come mi presentavo a te.
 Momenti che tu non vuoi vivere con me.
Emozioni che non ti aggradano.
Mi ero prodigata troppo per prendere una direzione verso di te, ma tu non hai fatto nulla per venirmi incontro. Nulla.
La fleur è mal stavolta, è il non riuscire ad affrontarti, a mostrarti che me la cavo senza di te, e che anche io posso essere felice.


martedì 9 dicembre 2014

Le verità


Preso da un sito.
"A chi prega con perseveranza egli a poco a poco dà tanta luce, lo fortifica in maniera tale, che alla fine anche il peccatore più impantanato si può definitivamente rialzare. Fosse pure ingolfato nella melma fino al collo...Soltanto molte preghiere, di altri e di me stessa, congiunte con sacrifici e sofferenze, mi avrebbero potuta strappare da lui.... (=il demonio)....
...Benché io camminassi per sentieri lontani da Dio, Dio mi seguiva....
...Il grano soffocava tra le spine...
...Una cosa soltanto mi avrebbe spezzato la cervice: un lungo, profondo dolore. E questo dolore non venne! Comprendi ora cosa vuol dire: “Dio castiga quelli che ama!”?
...Ora devo confessare: Dio, nonostante la sua infinita bontà, pesa le cose con maggior precisione che tutti i preti.
In ciò consistette la mia apostasia da Dio: elevare una creatura a mio idolo.
...Ma è proprio così, come un giorno, da bambina, sentii dire in una predica: che Dio prernia ogni opera buona che uno compie, e quando non la potrà ricompensare nell’altra vita, lo fa sulla terra.
....Con quanta maggior cattiveria e quanto più sistematicamente uno ha peccato, tanto più grave pesa su di lui la perdita di Dio e tanto più lo soffoca la creatura di cui ha abusato.
I cattolici dannati soffrono di più che quelli di altre religioni, perché essi, per lo più, ricevettero e calpestarono più grazie e più luce.
Chi più seppe, soffre più duramente di chi conobbe meno.
Chi peccò per malizia, patisce più acutamente di chi cadde per debolezza."

domenica 17 agosto 2014

Quando l'amicizia va in vacanza

Curioso come per qualcuno "l'amicizia" (perchè Costui si dichiara spietatamente mio amico, anche se non mi vuole MAI vedere) vada in vacanza. "Ho due settimane di ferie dal lavoro". Più che una vacanza dal lavoro mi sembra anche dalla nostra amicizia. Non una mail. Mai un messaggio o una telefonata (perchè queste, per carità, costano! Non sia mai che faccia un investimento su di me).
Pensavo che gli amici si sentissero di frequente, organizzassero insieme degli incontri ogni tanto, qualche uscita anche solo per un caffè o dare un'occhiata ai saldi o ai nuovi televisori 3D. Ma con lui che è mio "amico" nemmeno questo si può fare. Comprometterebbe la sua reputazione. Oppure gli rovino la piazza. 
Il problema è un altro. Anzi, tutt'altro che un problema. Un folto gruppo di persone si sta muovendo per organizzare una magnifica "cover" di HYMYM. Io non ho ancora capito se ne voglio far parte oppure no. Passo giorni a ripetermi che sono vecchia, devo darmi una mossa, ormai l'universo mondo maschile è impegnato. Eppure non riesco a muovere un solo dito. Qualcosa mi ferma. La coscienza urla. Ma il cuore batte all'impazzata.
Lui è lì, davanti a me. Risplende in tutta la sua magnificenza. Ma la paura di sbagliare ancora, e ancora, e ancora, mi blocca.

Il mio "amico", invece, non ne posso davvero più di inseguirlo in continuazione. D'accordo che l'amicizia deve essere gratuita e non devo aspettarmi niente in cambio da lui, ma alla lunga questo stanca. Sono io che tengo i ponti con lui. Anche se è l'obiettivo, comincio a dubitare. Mi chiedo se ne valga davvero la pena. Il mio tempo, i miei sforzi, tutto. Lui è davvero così prezioso da impegnare la maggior parte della mia vita? La risposta sarebbe sì, se solo dimostrasse di tenerci un po'.


mercoledì 13 agosto 2014

I wish...

Osservo.
Mi sembra di stare ferma in un angolo mentre il resto del mondo scorre attorno a me.
Vorrei. Sono davvero tanti i desideri che una persona esprime. I wish.
Molti di questi desideri sono egoistici, la maggior parte sono sbagliati. Ma c'è qualcosa che mi dice che anche solo vedere una parte di essi avverati, darebbe almeno inizialmente gioia e soddisfazione.
In realtà non so quel dei desideri vedere avverato mi farebbe più paura.
Quello di ottenere la libertà.
Quello di conquistare una volta per tutte il Mio Fiore del Male.
Oppure quello del Vero Amore che mi apre il suo cuore.
Ognuno di questi avrebbe delle conseguenze, a dir poco catastrofiche. Il primo una morte. Il secondo imboccare la via della perdizione del corpo e dell'anima. E il terzo condannare il Vero Amore ad una vita di tristezza conoscendo persone che per lui sarebbe meglio mai incontrare e che fino ad ora ho fatto in modo che non conoscesse da vicino.
Tutte queste conseguenze sarebbero davvero più terribili dei momenti di felicità scaturiti dall'avverarsi dei desideri?

mercoledì 18 giugno 2014

Sentire i fiori

Faranno davvero male questi fiori. Ci sei tu, sempre pronto a offrirmi il caffè con una scusa o l'altra, pronto a inserire i tuoi soldi nella macchinetta. E io ci ricasco ogni volta. E mi sento bene. Forse è proprio questo sentire che ci fa male. Che mi fa male.


No. In questo momento non fa affatto male. Proprio per niente. Dopo farà male, quando mi mancheranno tutte queste attenzioni e cortesie. L'essere al centro della tua attenzione.

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E il cuore che batte

sempre più veloce

Ad ogni rincorsa

esplode una voce

Chi grida vittoria

non sa darsi pace

Disegna la storia

Solo chi è capace

Io corro più forte

Raggiungo le stelle

Le rubo alla luna

Diventano pelle

Per farti un vestito

Azzurro che splende

Negli occhi e nel cuore

L'ITALIA SI ACCENDE!

 Negramaro

domenica 8 giugno 2014

Il burattinaio della perdizione

Oggi mi sono chiesta se non fossi stata io a muovere le fila del gioco di 7 anni fa. Se non fossi stata io, dapprima ingenuamente, senza accorgermene all'inizio, a metterli uno contro l'altro a instaurare una rivalità tra quei due. Ero stata proprio io. La causa di tutto ciò, è il non accontentarsi mai, il desiderare di avere sempre di più.
Di avere tutto.
Questo origina ogni male, un male da cui però non nascono fiori buoni. Solo fiori malati che appassiranno col tempo. 
Quindi il filo del mio ragionamento è andato avanti e mi sono chiesta se non fossi io ad avere in mano le redini anche stavolta. Di essere stata io ad avvicinarlo anche stavolta. Non è stato lui a trovarmi, sono stata io a trovarlo ancora prima che entrasse da quella porta. Io gli ho dato il benvenuto. Io l'ho trattato da ospite. Io gli ho insegnato a muoversi in quell'ambiente, a come comportarsi in determinate situazioni. Sempre io o iniziato a mandargli dei segnali. Anche se non capivo ancora i suoi sfioramenti che non erano casuali, le sue offerte gentili, i suoi modi di fare da galantuomo. Sono stata io a fare in modo che lui iniziasse a vedermi, a guardarmi nel modo in cui avrei desiderato essere guardata. Sono io il burattinaio. Ho coltivato fiori. Fiori che generano una necessità che non voglio avere ma che si alimenta ad ogni respiro dell'odore del suo dopobarba, ad ogni attimo in sua presenza. Comincio a credere di aver messo davvero da parte quello che credevo che avrebbe dovuto essere il Vero Amore per cercare altro. Altro che, come ho letto da qualche parte, "è il dessert e non la verdura".

La differenza con quello che avevo prima? Una persona che si dispiace davvero quando non può vedermi. Una persona che si accorge che qualcosa non va. Una persona che risponde ai miei messaggi e non pretende di sentirci solo saltuariamente per e-mail. Una persona che mi invita ad uscire senza vantarsene. Una persona che investe su di noi. Investe il suo tempo.
Il tutto. Tutto ciò che avrei voluto dal resto, in confronto al niente. Quindi forse stavolta vale la pena impegnarsi. Non che prima non mi impegnassi, ma ogni mio impegno non dava risultati, come se sbattessi contro un muro, giorno dopo giorno. Con lui invece non mi sono sforzata particolarmente, eppure si comporta in modo dafarmi sentire così speciale.

Cosa si prova ad essere il burattinaio? Gioia, per il potere che si acquisisce. Tristezza, perchè si agisce sul libero arbitrio di una persona, volenti o nolenti.


martedì 3 giugno 2014

Odiare les fleurs du mal.

Non so come faccia.
Ogni volta che lo guardo poi non riesco più a pensare a niente. Eppure non ha niente di speciale, niente che lo renda particolarmente diverso da tutti gli altri. Niente a parte il come mi fa sentire: le sue premure, attenzioni, sguardi.
Poi si avvicina, il suo profumo che mi inonda, la sua testa che oscilla accanto alla mia tentando di spiegarmi cose che tanto in quel momento so che non capirò perchè in realtà mi sta solo distraendo e il suo dito che continua a toccare lo schermo del mio computer che così mi sta dando sui nervi in maniera pazzesca. Ma in quel momento tanto non riesco a dirglielo, continuo a fissare lo schermo mentre lui parla e intanto sento solo il suo profumo, il vuoto nella mia testa, le sue parole che cercano di entrarci e la mia testa che annuisce di tanto in tanto. C'è sicuramente un trucco sotto, perchè questo non è razionalmente possibile.

E ora arriviamo al punto. Perchè questo è sbagliato?
Perchè è il mio capo? NO.
Perchè è il mio tirocinante o apprendista? NO.
Perchè è un mio superiore? NO.
Perchè è un mio amico? Nemmeno.
Non è nessuna delle alternative precedenti, eppure non lo sento corretto, non lo sento come la persona giusta.
Ma a parte questi scrupoli di coscienza, non riesco a trovare nulla di effettivamente e totalmente sbagliato in lui. Nulla per cui possa affermare che devo smettere di guardarlo, di averlo accanto e qualunque altra cosa. Nulla che fermi i miei sogni più profondi e successivi turbamenti.

martedì 4 marzo 2014

Interpretazione

E se les fleurs du mal lo interpretassimo diversamente da come spiegato nel primo post? Se invece di dire "le cose belle che fioriscono dal male" lo vedessimo solo come "le illusioni, che ci fanno piacere come i fiori, che nascono dal male"? Forse così avrebbe più senso. Ogni volta che mi sento capita, che mi sento bene e in sintonia ma so che non è la persona giusta, perchè il vero amore tanto osannato dalle favole è solo uno, anche se io mi si oppongo con tutta me stessa, mi illudo inutilmente. Se mi sento bene, sembra una cosa bella, ma quel sentirsi a proprio agio, in poco tempo comincia a pesare e lo sento come un macigno, perchè so che non è giusto. So che non è giusto nei confronti di me stessa, perchè da 8 anni io ho sempre un solo obiettivo. Che è quello di conquistare Lui, il vero amore. Anche se fa piangere, anche se fa male, anche se fa paura, anche se siamo "lontani". Tutto il resto che mi si presenta davanti, sono solo belle tentazioni, sono solo le vie più facili che una persona possa prendere. Nessuna di queste vie mi condurrà al mio obiettivo. Perchè si riveleranno tutte sbagliate.
 

A volte però, seguendo queste "tentazioni" potrebbe essere il nostro Obiettivo ad apparire "sbagliato" o senza senso o irraggiungibile. Ma questi sono solo i limiti che ci autoimponiamo.

TU NON VALI MENO anche se tutti vogliono fartelo credere DEVI LOTTARE PER QUELLO IN CUI CREDI! PERCIO' TI MERITI CIO' CHE DESIDERI, NON DI MENO
E a volte è meno anche ciò che non sembra. Non bisogna fermarsi all'apparenza.